Rifugiati e migranti in condizioni di vulnerabilità: firmato un protocollo per l'inserimento lavorativo in edilizia
Siglato un protocollo triennale per l’inserimento socio lavorativo di cittadini rifugiati e migranti.
Il 16 maggio l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE), i sindacati dell’edilizia Fillea CGIL, Filca CISL e Feneal UIL hanno siglato un protocollo triennale per l’inserimento socio lavorativo di cittadini rifugiati e migranti con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e con il Ministero dell’Interno.
Il Protocollo, coerentemente con le politiche comunitarie e nazionali in materia di lavoro e immigrazione, nonché con gli obiettivi della missione “inclusione e coesione” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, promuove diverse attività di cooperazione mirate a favorire la formazione e l’inserimento lavorativo di cittadini richiedenti e titolari di protezione internazionale ed immigrati in condizioni di vulnerabilità, inclusi i ragazzi in uscita dai progetti di accoglienza per minori non accompagnati.
Si intende in tal modo incanalare su percorsi regolari e di qualità la crescente domanda di lavoro nel settore e le necessità di formazione e di reddito di persone in condizioni di fragilità, tra cui i rifugiati in arrivo dall’Ucraina.
Nello specifico, oltre ad uno scambio di informazioni sulle opportunità di finanziamento di iniziative formative e ad attività di informazione rivolte ai beneficiari del protocollo, si prevede l’attivazione, tramite le Scuole Edili, di corsi di formazione dedicati e seguiti da esperienze di lavoro nelle aziende associate all’ANCE.
La realizzazione del protocollo, la cui adesione rimane aperta alle altre organizzazioni datoriali del settore, sarà sostenuta da un gruppo di lavoro nazionale, che dovrà, tra l’altro, attivare specifici tavoli ed iniziative a livello locale.