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14/10/22

Gli effetti della pandemia da COVID-19 sul distacco di lavoratori nel settore edile

Evidenze e spunti dal progetto europeo EMEcs a confronto il 21 ottobre a Bologna, nell’ambito del SAIE

La pandemia da Covid-19 ha stravolto vita e abitudini quotidiane della società in cui viviamo, così come le modalità di lavoro e le prassi organizzative delle aziende. Se l’intensità del virus e la reazione delle istituzioni pubbliche hanno assunto contorni diversi da paese a paese, quale è stato l’impatto della pandemia su quei lavoratori che si spostano da un paese ad un altro per effettuare dei lavori contingentati nel tempo?

Il primo rapporto comparato del progetto EMEcs, disponibile a questo link, parte dai rapporti paese su Germania, Italia, Polonia, Portogallo, Romania e Spagna per rispondere a questa domanda dalla prospettiva dei lavoratori e delle imprese attive a livello internazionale in un settore, quello edile, in cui la mobilità del lavoro è particolarmente marcata.

Nei paesi coperti dal progetto il settore non sembra aver subito impatti particolarmente negativi dalla pandemia, perlomeno in termini di livelli di produzione e di occupazione, con l’eccezione parziale della Spagna. Ciò nonostante i pochi dati disponibili sui lavoratori inviati per opere e servizi di breve periodo all’estero (i cosiddetti lavoratori distaccati) segnalano un rallentamento nella mobilità transfrontaliera durante il 2020, un dato da leggere anche alla luce delle limitazioni agli spostamenti internazionali.

Il rapporto indica come principali ostacoli affrontati durante la pandemia dalle imprese edili: difficoltà nel reperire i materiali, carenze informative sulle restrizioni in atto (specie quelle introdotte all’estero), e la necessità di riorganizzare le attività in linea con le disposizioni per contrastare il Covid-19.

Questi fattori hanno spesso determinato un prolungamento dei lavori oltre i termini previsti e, eventualmente, della permanenza stessa dei lavoratori distaccati. Per questi ultimi, il prolungamento dei lavori si è aggiunto alle disposizioni sull’isolamento di norma disposto all’ingresso in un paese estero e ad altre restrizioni alla mobilità, come la chiusura parziale delle frontiere, determinando nel complesso la difficoltà a tornare a casa nei tempi previsti o anche per periodi limitati durante i periodi festivi.

Ovviamente le difficoltà informative hanno riguardato anche i lavoratori distaccati. Il rapporto cita comunque delle buone pratiche pensate per promuovere la conoscenza delle norme da osservare in cantiere per prevenire il contagio con materiale in lingue straniere o di facile comprensione, come il video prodotto dagli enti del nostro sistema in Friuli Venezia Giulia.

Tra gli altri risultati, si evidenziano limiti nelle soluzioni alloggiative e di trasporto offerte dalle imprese, aspetti particolarmente importanti per i lavoratori distaccati e potenziali vettori di contagio in assenza di adeguato distanziamento.

Al contempo in alcune aree si sono registrate difficoltà per le imprese a reperire alloggi in sufficienza, per esempio in zone turistiche ed in coincidenza con i picchi registrati dal settore dell’ospitalità con le riaperture.

Si tratta di evidenze che fanno il paio con risultanze da diversi paesi sui focolai da COVID-19, che suggeriscono che il virus si sia propagato nelle abitazioni condivise prima che in cantiere.

L’EU Report esplora questi aspetti in maggiore dettaglio, corredandoli con dati, evidenze qualitative e commenti, e preparando il terreno per l’analisi di misure e strumenti pensati per migliorare le condizioni di lavoro, la salute e sicurezza e la protezione sociale dei lavoratori distaccati, temi che saranno oggetto dei prossimi rapporti di progetto.

Tra le prossime attività si segnala il seminario internazionale “Lavoro regolare e in sicurezza nei cantieri edili: quali opportunità dalle tecnologie digitali?”, che si terrà il 21 ottobre, dalle ore 9.30 alle 13.00 presso il SAIE di Bologna e che esplorerà caratteristiche, opportunità e limiti di alcuni strumenti digitali selezionati come casi di studio. È possibile registrarsi a questo link e scaricare qui l’agenda dell’evento.